Una delle professioni che sta
vivendo un forte sviluppo e che è molto richiesta è quella del consulente del lavoro.
Chi è il consulente del lavoro?
Il consulente del lavoro è
un libero professionista che si occupa di consulenza con competenze specifiche nell'amministrazione del personale subordinato
e parasubordinato per conto delle imprese.
E’ una figura chiave in grado di
curare il rapporto tra le aziende e le varie istituzioni come l’INPS, l’Agenzia
delle Entrate e l’INAIL.
Quali
sono i compiti del consulente del lavoro?
- Informazione sugli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale dei lavoratori;
- Tenuta del libro matricola, libro paga e prospetti paga;
- Denuncia dei lavoratori occupati agli uffici INPS e INAIL e agli uffici del ministero del lavoro;
- Studio e gestione dei criteri e delle modalità di retribuzione;
- Selezione e formazione del personale;
- Soluzione delle controversie di lavoro.
Quali competenze deve possedere un
consulente del lavoro?
- Conoscenze generali di tipo giuridico-amministrativo e contabile
- Competenze specifiche tecnico-professionali: deve saper interpretare le norme retributive, fiscali, previdenziali e assistenziali relative al rapporto di lavoro oltre che saper applicare gli adempimenti previsti per legge fornendo informazioni ai clienti.
- Competenze in materia di selezione del personale: deve saper esaminare le esigenze dell'impresa, stilare un profilo e condurre un colloquio di selezione.
- Competenze comunicative: la comunicazione interpersonale, la capacità di analisi, l'orientamento al cliente e il problem solving sono caratteristiche fondamentali che un consulente deve possedere.
Come
si diventa consulente del lavoro? Ecco il percorso ideale:
1.
Il
diploma – Il primo passo per essere subito nella carreggiata giusta è
ottenere un diploma in ragioneria.
2.
La laurea
– L’acquisizione del diploma di laurea (giurisprudenza, economia o scienze
politiche) è obbligatorio per l’accesso alla professione del consulente del
lavoro. Esistono alcune lauree specifiche in consulenza del lavoro.
3.
Il
praticantato – Propedeutico all’accesso all’esame di Stato e all’iscrizione
all’albo è il periodo di 18 mesi di
praticantato presso lo studio professionale di un consulente del lavoro o
di uno dei professionisti indicati dall’art. 1 della legge 12/1979.
4.
Preparazione
all’esame di Stato –L’ideale è sfruttare il periodo del praticantato per
consolidare le conoscenze e le competenze. Consigliato è un Executive Master in
Amministrazione del Personale e Diritto del Lavoro come quello proposto da GEMA
Business School (Master accreditato dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro).
5.
L’esame
di Stato – Il superamento dell’esame abilita alla professione e consente
l’iscrizione all’apposito Albo professionale.
6.
Formazione
continua: Il lavoro del consulente richiede
un costante aggiornamento professionale per rimanere al passo con le evoluzioni
del Diritto del Lavoro ed ottenere i crediti formativi richiesti.
Avere un Consulente
del lavoro che sia un partner affidabile e
competente è un plus per la tua impresa!
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