venerdì 31 marzo 2017

STOP AI VOUCHER DAL 2018: NUOVE REGOLE



In questo periodo periodo di transizione resteranno in vigore le vecchie regole, lo specifica il Ministero del Lavoro con il comunicato pubblicato il 21 marzo.  I buoni lavoro Inps già acquistati entro il 17 marzo 2017 potranno essere utilizzati fino al 31 dicembre c.a.
A partire dal 1 gennaio 2018 sarà definitiva l’abolizione dei voucher Inps e i datori di lavoro dovranno adottare altri strumenti per la retribuzione del lavoro occasionale accessorio.


Cosa cambierà dopo la fase transitoria, ovvero dal 1 gennaio 2018?

Ecco le novità e cosa cambia per datori di lavoro e lavoratori.

PER I LAVORATORI 
I lavoratori normalmente retribuiti tramite buoni lavoro Inps si troveranno di fronte a due possibilità

  1. La regolarizzazione secondo altre tipologie contrattuali
  2. Il lavoro nero irregolare, ovviamente da EVITARE.

PER I DATORI DI LAVORO
L’abolizione dei voucher Inps decisa con il d.L. n. 15 del 17 marzo 2017 comporterà la necessità per i datori di lavoro di inquadrare i lavori accessori secondo specifiche tipologie contrattuali: lavoro intermittente, contratto di somministrazione di manodopera o appalto di servizi, secondo specifiche regole previste dalle normativa vigenti. 


Cosa dovranno fare, invece, i datori di lavoro che NON HANNO voucher Inps utilizzabili e che vorranno usufruire di lavori occasionali?

I maggiori problemi si verificheranno per le aziende ristorative-alberghiere e per le società sportive, che spesso hanno fatto uso dei buoni lavoro per la retribuzione del personale "Extra", come ad esempio camerieri, cuochi, facchini, receptionist e steward ( per le manifestazioni sportive).
In questi casi sarà possibile utilizzare contratti di lavoro intermittente o a chiamata, oppure sottoscrivere un contratto di appalto, strumento più vantaggioso economicamente per le aziende. I predetti metodi di assunzione rappresentano quindi per le imprese delle soluzioni valide da utilizzare per il rispetto della legalità.
Con l’abolizione dei voucher Inps vi è inoltre il rischio concreto che si finisca col favorire la crescita del lavoro nero, conseguenza ASSOLUTAMENTE da scongiurare per i datori di lavoro.

 
Per avere maggiori informazioni, contatta Consorzio Royal via mail scrivendo a sales@consorzioroyal.com.
Sarai ricontattato al più presto da un nostro responsabile.
Per ulteriori informazioni visita il sito www.consorzioroyal.com

venerdì 24 marzo 2017

Le offerte di lavoro in un' Italia non abbastanza digitale



Circa l’80% degli annunci di lavoro non vengono pubblicizzati tramite i siti che si occupano di ricerca del personale, ma si affidano solo al passaparola.

Le aziende che contano fino a 20 dipendenti rappresentano il 98% del totale delle imprese operanti in Italia.  Quindi la maggior parte delle aziende italiane sono piccole medie imprese e non hanno la cultura e la propensione ad utilizzare i sistemi più moderni.
Ogni anno purtroppo i dati parlano chiaro e l’Italia resta in fondo alla classifica per quanto riguarda la digitalizzazione.
L’e-commerce è per esempio ancora visto con diffidenza sia dagli italiani, che sono restii a fare acquisti in rete, sia dalle aziende, che non si affidano a Internet per vendere i propri prodotti.
Solo il 29% degli italiani nel 2016 ha acquistato sul web, contro l' 83% degli Inglesi, l' 82% dei Danesi, il 74% dei Tedeschi, il 44% degli Spagnoli. Italia superata anche da vari Paesi dell'Est, come Slovacchia, Estonia, Polonia, Ungheria. Solo Bulgari e Rumeni fanno peggio degli Italiani. Se guardiamo alle imprese, lo squilibrio è minore, ma anche qui, solo l’11% delle imprese si affidano al e-commerce, contro il 29% in Danimarca, il 27% in Repubblica Ceca, il 28% in Germania. Solo Lettonia, Bulgaria e Romania presentano percentuali inferiori.

Per un’azienda italiana medio-piccola competere con le multinazionali è molto difficile, questo però non vuol dire che sia impossibile. La tendenza di oggi è affidare la gestione della propria attività ad un Temporary Manager, che permetterà addirittura ad un’azienda di risparmiare!
Una cattiva gestione della propria azienda porta alla cessazione dell’attività, questo è risaputo. Ma perché allora gli imprenditori si ostinano a commettere gli stessi errori? Oggi è possibile collaborare con strutture organizzate per la gestione dei propri collaboratori, contenendo le spese di migliaia di euro, e addirittura affidarsi ad un General/Temporary manager esterno a costo zero. Informarsi sulle nuove tecniche di gestione è fondamentale per l’imprenditore al fine di salvaguardare il futuro della propria attività, adeguandola a quanto oggi richiede il mercato.
Questo metodo permette così alle aziende di crescere ed accrescere la cultura aziendale anche sul fronte web.
Ritorniamo al punto di partenza nel quale abbiamo detto che in Italia le aziende cercano il personale affidandosi, per la maggior parte dei casi, al passaparola.
Tante aziende non hanno neppure un sito web (come si evince dai dati statistici citati poc’anzi) e l’84% delle aziende fallite lo scorso anno non aveva un sito web.

Per la ricerca del personale sarebbe opportuno utilizzare tutte i canali che il web ci mette a disposizione.
Nel 2017 ogni azienda dovrebbe premurarsi di creare un proprio sito web nel quale pubblicare, oltre alla propria storia e ai propri prodotti, anche le offerte di lavoro.
Inoltre, per la ricerca del candidato ideale, un'azienda non dovrebbe tralasciare né i canali social (Linkedin in primis) né i più importanti web site che si occupano di selezione del personale.
Anche la nostra azienda, Consorzio Royal, è sempre alla ricerca di personale e, nel caso foste interessati a conoscere le nostre offerte di lavoro, vi invitiamo a visitare la sessione “lavora con noi” del nostro sito.

Per avere più informazioni vista il sito www.consorzioroyal.com