giovedì 5 ottobre 2017

ECCO I NUOVI INCENTIVI PER LE AZIENDE



Conciliare la famiglia ed il lavoro sarà conveniente non solo per i dipendenti, ma anche per le aziende. Grazie al decreto appena firmato dai ministri dell’Economia e del Lavoro, a disposizione delle imprese virtuose ci sono infatti 110 milioni di euro divisi su due anni. 

Chi può accedere ai fondi per il 2017? Chi presenterà la domanda proponendo il proprio accordo aziendale in materia di conciliazione entro il 15 novembre. Per il 2018 le domande vanno presentate entro il 31 agosto 2018. Cosa comprendono le misure agevolate?

  • La creazione di nidi e spazi gioco, i percorsi formativi per favorire il rientro dal congedo di maternità, i buoni per l’acquisto di servizi di baby sitting, l’allungamento e la maggiore retribuzione del congedo parentale (oggi sei mesi pagati al 30 per cento per le donne, fino a cinque mese sempre pagati al 30% per gli uomini). Poi c’è la possibilità di aumentare il congedo di paternità obbligatorio definito dalla legge in due giorni per il 2017 e in quattro nel 2018. In pratica, potrebbero essere le aziende stesse ad avvicinare il congedo dei papà ai 15 giorni stabiliti da un testo di legge fermo in parlamento.  
  •  Il decreto agevola poi la “flessibilità organizzativa”, ovvero il lavoro agile, di cui avevamo già parlato in un altro articolo.  Gli orari saranno flessibili in ingresso o in uscita; il part time, la banca delle ore e la cessione solidale di permessi miglioreranno notevolmente.  
  •  Infine, anche il welfare aziendale vale al fine dell’accesso ai fondi. Parliamo di convenzioni per la messa a disposizione di servizi che aiutano a risparmiare tempo (dal disbrigo delle bollette alla lavanderia) e poi convenzioni con strutture per i servizi di cura e buoni per l’acquisto di servizi di cura. Due voci che fanno pensare a un supporto a chi deve assistere anziani e non solo figli piccoli.

Da notare: molte delle misure citate dal decreto consentono anche l’accesso alla detassazione dei premi di produttività (cedolare secca al 10% o tassazione nulla in caso il premio sia pagato in welfare).
Il sindacato confederale è comprensibilmente soddisfatto anche se alcuni punti restano comunque da chiarire. Si teme che alla fine siano privilegiate solo le grandi aziende che avevano già attuato misure per la conciliazione nel 2017 senza bisogno di incentivi. Anche perché il 20% delle risorse sarà suddiviso equamente tra le aziende che hanno fatto richiesta, ma il restante 80% sarà proporzionato al numero dei dipendenti. In generale, comunque il beneficio per l’azienda non può essere superiore al 5% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali dichiarata dall’impresa. Un aiuto alle piccole potrebbe essere la stipula di accordi territoriali prêt à porter. Adatti a essere recepiti di micro e piccole imprese.

Hai qualche curiosità in merito agli incentivi aziendali? Scrivici a sales@consorzioroyal.com       
Il Consorzio Royal è sempre aggiornato sui nuovi sistemi organizzativi e si mette a disposizione delle aziende interessate a valutare le opportunità che il mercato giuslavoristico propone.
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Fonte: Il Corriere della Sera