Con il Jobs Act autonomi, diventato legge il 10 maggio 2017 con l’approvazione in via definitiva del DdL per
tutelare i liberi professionisti, per le partite Iva sono in arrivo importanti novità sia dal punto di
vista delle tutele contrattuali che per quanto riguarda prestazioni
previdenziali e assistenziali.
Ecco le principali novità per le partite Iva introdotte con il Jobs Act
autonomi:
1. Deducibilità al 100% delle spese di formazione
Sarà possibile dedurre dal
reddito da lavoro autonomo un importo massimo all’anno di 10.000 euro per le spese di iscrizione a:
- Master
- Corsi di formazione
- Corsi di aggiornamento professionale
- Partecipazione a congressi e convegni
Limite fissato a 5.000 euro annui per la deduzione di
servizi di certificazione delle competenza, orientamento, ricerca e sostegno
dell’auto-imprenditorialità.
2. Dis-Coll diventa strutturale
Anche i lavoratori autonomi
titolari di partita Iva avranno diritto all’indennità di disoccupazione. La Dis-Coll diventa una misura
strutturale ed estesa anche da titolari di assegno o dottorato di ricerca, con
un aumento dell’aliquota da versare alla Gestione separata Inps dello 0,51%.
3. Tutela dei pagamenti
Con il Jobs Act del lavoro
autonomo vengono rese illegittime le clausole contrattuali nelle quali si
stabilisce che i pagamenti verso professionisti, artigiani e collaboratori
coordinati possano avvenire dopo i 60 giorni dallo svolgimento dei lavori. Le
novità per le partite Iva per la tutela dei pagamenti prevedono che salvo
diverse indicazioni nel contratto di lavoro autonomo, il titolare di partita Iva dovrà essere pagato entro il termine massimo
di 30 giorni dall’emissione della fattura.
4. Maternità lavoratrici autonome
Le lavoratrici autonome in caso
di maternità avranno diritto al congedo
parentale di 6 mesi. Le partite Iva, iscritte alla Gestione separata Inps,
potranno percepire l’indennità di
maternità anche senza interruzione del rapporto di lavoro grazie al Jobs
Act del lavoro autonomo.
5. Smart working e Centri per l’Impiego
In ogni Centro per l’Impiego sarà
istituito uno sportello per la ricerca di lavoro rivolto ai lavoratori autonomi
a partita Iva e per la prima volta nel 2017 viene disciplinato con legge lo smart working, il lavoro agile e
flessibile fino ad ora regolamentato da clausole nei singoli contratti di
lavoro. Ora, il lavoro agile dovrà essere stipulato per iscritto tra datore di
lavoro e lavoratore, il quale avrà diritto alla stessa retribuzione dei
colleghi che lavorano in sede. Per saperne di più sullo smart working leggi QUI
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