giovedì 27 aprile 2017

SMART WORKING, ARRIVANO LE NUOVE NORME SU ORARI E GARANZIE



Hai mai sentito parlare di smart working? Si tratta di una modalità di esecuzione del lavoro subordinato, che attribuisce maggiore autonomia al dipendente al fine di aumentare la sua produttività.
In particolare, si concentra sulle attività svolte all’esterno dell’azienda, stabilisce i giorni di riposo, le misure di assicurazione e tutte gli aspetti strettamente connessi al lavoro del dipendente.
Lo Statuto del lavoro autonomo e sullo smart working arriva alle battute finali per l’approvazione in Parlamento, dopo oltre un anno dalla presentazione del disegno di legge (avvenuta l’8 febbraio 2016). E mentre il Governo cerca di regolamentare il lavoro agile, sempre più aziende si affidano a questa nuova modalità di collaborazione

I vantaggi, sulla carta, sono per entrambi:
  • Il lavoratore migliora la qualità della propria vita
  • L’impresa risparmia grazie a un uso più efficiente degli spazi e delle strutture e a un potenziale aumento della produttività
La situazione attuale in Italia vede il 30% delle grandi società che nel 2016 ha realizzato progetti strutturati di lavoro agile, mentre la situazione è ben diversa nelle Pmi, dove la percentuale è ferma al 5%. In tutto, si stimano quasi 300mila lavoratori attualmente coinvolti dallo smart working.

LE NUOVE NORME – Le intese siglate prima dell’entrata in vigore dello Statuto restano valide purché in linea con le direttrici fissate dal disegno di legge
  •  Parità di trattamento normativo e retributivo: non si tratta di un contratto diverso, ma di una differente modalità di svolgere la prestazione all’interno dello stesso contratto
  •  Non è consentito ridurre lo stipendio, a meno che non si passi a un part-time 
  •  L’accordo scritto tra azienda e lavoratore dovrà disciplinare i tempi di riposo, ovvero il diritto alla disconnessione ed individuare le fasce orarie di rispetto dei tempi di riposo del lavoratore


GLI ORARI DI LAVORO – Lo smart working è una nuova tipologia di lavoro che permette ai dipendenti di lavorare da casa, per venire incontro a sue esigenze particolari oppure a necessità specifiche dell’azienda. In realtà, secondo quanto previsto dalla normativa, questa forma di lavoro autonomo richiede che l’attività del dipendente venga svolta in parte al di fuori e in parte all’interno dell’azienda. In questo modo il dipendente riesce a conciliare la vita privata con gli impegni lavorativi.
Lo scopo finale è quello di dare maggiore autonomia nella gestione del lavoro e aumentare la sua produttività.
Non esistono vincoli di orario nello smart working, anche se è necessario che questi rispettino i limiti massimi previsti nel contratto collettivo nazionale.


I LIMITI DEL DECRETO LEGGE – Il decreto legge tanto atteso, però, ha anche dei forti limiti.
·         La gran parte dei contratti siglati attualmente si basa sulla contrattazione collettiva. È per questo che sarebbe stato opportuno definire un periodo transitorio, in cui le aziende avrebbero potuto adeguarsi alle norme. Le nuove norme non chiariscono del tutto la questione sicurezza sul lavoro e quella dell’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali. Non essendoci un luogo di lavoro ben definito, risulta molto difficile applicare la responsabilità datoriale in materia di sicurezza e prevenzione. Ora spetta al Governo emanare delle disposizioni in materia di salute e sicurezza. 


Il Consorzio Royal è sempre aggiornato sui nuovi sistemi organizzativi e si mette a disposizione delle aziende interessate a valutare le opportunità che il mercato giuslavoristico propone.

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venerdì 14 aprile 2017

Come proteggere la propria privacy online



Usa, rimosse tutele sulla privacy degli utenti web: Trump firma la legge

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato una legge che elimina le garanzie sulla privacy su internet che aveva introdotto il suo predecessore Barack Obama. La nuova legge permetterà ai provider di vendere i dati degli utenti, come per esempio lo storico delle ricerche e la localizzazione. La norma, approvata dalla maggioranza repubblicana al Congresso, revoca le regole che erano state stilate dai democratici in seno alla Commissione federale per le comunicazioni, che prevedeva che i provider dovessero ottenere l'autorizzazione degli utenti prima di potere vendere i dati. I repubblicani hanno sempre ritenuto questo regolamento un eccesso e, con le nuove norme, provider come Verizon, Comcast e AT&T potranno utilizzare appunto i dati degli utenti per competere alla pari con Google e Facebook sul mercato degli affari pubblicitari online, che ha un giro d'affari di 83 miliardi di dollari. I provider si erano opposti ai tentativi del governo Obama di proteggere la privacy degli utenti e ritenevano ingiusto che Google e Facebook dovessero fare riferimento a norme diverse.


Come possono proteggersi gli utenti?


Step 1: Utilizzare un VPN (virtual private network) come TunnelBear o Cloak. Questi sono servizi - molto semplici da utilizzare - di VPN gratuiti (fino a 500MB di traffico al mese) che offrono un indirizzo IP americano o del Regno Unito e cifrano la connessione a 128 bit (256 bit se si passa al piano a pagamento) senza che l’utente debba configurare nulla o fare chissà cosa.

Step 2: Usare HTTPS dovunque (e non il classico HTTP). L’HTTPS protegge la privacy di navigazione. Se navighi in HTTP uno sconosciuto può vedere i siti che stai navigando e capire i tuoi interessi e non solo. Se navighi in HTTPS la connessione è cifrata e nessuno può spiare le tue attività online.

Step 3: Usare tool come Micro Snitch per proteggere i tuoi dati privati e Snoopie che ti mostra chi ti sta guardando dal web.
Micro Snitch lavora in background sorvegliando costantemente le attività del microfono e della fotocamera. In caso un software dovesse richiedere l’accesso ad una delle due periferiche, Micro Snitch ci avviserà a video tramite messaggio.


Step 4: Usare “mail client” sicure come Hop Encrypted Email o ProtonMail.

Step 5: Utilizzare un gestore di password e abilitare l'autenticazione a due fattori. I programmi gestori di password sono programmi creati per gestire tutte le tue password in maniera sicura


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