giovedì 11 febbraio 2016

L'esternalizzazione


Sempre più imprese si stanno muovendo oggi verso l'adozione dello strumento dell'outsourcing.
l'obiettivo è rendere flessibili quei costi che oggi sono fissi.

Esternalizzando le attività secondarie, le strutture interne aziendali, operative e gestionali, diventano più snelle; non si tratta solo di ridurre i costi (ad esempio sull'amministrazione), ma anche di rendere la struttura più pronta e flessibile al mutare delle esigenze di mercato.

Un'altra conseguenza positiva è la valorizzazione del personale: non più impegnato in lavori di routine, può concentrarsi maggiormente sugli aspetti focali della sua attività, migliorando il modo di lavorare; l'impresa può accedere a nuove e diverse tecnologie,ottenendo informazioni preziose.

Viene riportata qui di seguito  un'indagine svolta dalla Outsourcing Europe su un campione di imprese di tutto il mondo che si affidano all'outsourcing. Si rileva, tra l'altro, che:
  1. l'87% dichiara che il BPO (Business Process Outsourcing) permette loro di concentrarsi al meglio sulle competenze a maggior valore aggiunto;
  2. il 76% dichiara di aver riscontrato, grazie al BPO, un incremento considerevole di efficienza senza avere alcuna necessità di investire ulteriormente in personale e tecnologia;
  3. per il 66% delle imprese intervistate, l'adozione di politiche BPO ha aiutato in maniera rilevante la loro impresa ad aumentare la sua capacità di produrre profitto, con riflessi positivi sul valore delle azioni. L'aumento del valore delle azioni in conseguenza dell'utilizzo dell'outsourcing, è considerata come un aspetto di notevole rilevanza per il 62% delle imprese intervistate. E' perlomeno curioso notare come questo fattore sia considerato tra i principali benefici del BPO tra le imprese canadesi (81%), australiane (80%) e statunitensi (75%), mentre le imprese europee (54%), sudamericane (48%) e giapponesi (18%) pongono molto meno l'accento sui benefici degli azionisti.

Le tipologie di outsourcing.
Il modello più semplice prevede una totale o parziale gestione di una o più aree aziendali, lasciando tuttavia a disposizione dell'impresa il potere di controllo diretto sulle attività delegate. Un'impresa può esternalizzare alcune attività, mantenendone il controllo diretto.
L' altro modello di massima estensione della strategia di outsourcing è la partnership tra l'impresa e il l'azienda di riferimento che in questo caso diventa totale e permette di operare congiuntamente nelle attività di analisi del management, nelle attività amministrative e di controllo, passando per la re-definizione dei processi di business e l'individuazione degli obiettivi che via via diventano prioritari per l'impresa.

Nessun commento:

Posta un commento