mercoledì 28 giugno 2017

VOUCHER, LE DIFFERENZE TRA I VECCHI E I NUOVI



Il nuovo voucher si chiama PrestO, con la o maiuscola, acronimo di "Prestazione Occasionale".

Arrivano due nuovi strumenti per sostituire i "vecchi" voucher:

  • uno per le famiglie, il "libretto famiglia"
  • uno per le aziende, il nuovo "contratto di prestazione occasionale".
La commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera alla riformulazione dell'emendamento che introduce per le microimprese sotto i 5 dipendenti un vero e proprio contratto di lavoro. Vengono confermati i tetti annuali ai compensi: 5mila euro e non più di 2.500 euro dallo stesso datore di lavoro.


Le novità per le imprese
Rispetto ai vecchi voucher si alza il compenso per chi svolge attività presso le imprese, da 7,50 euro netti a 9 euro l'ora. Sale anche la quota contributiva a carico del datore (al 33%). Oltre alle aziende con più di 5 dipendenti, dall'accesso al nuovo contratto sono escluse quelle del settore dell'edilizia e prestazioni inferiori alle 4 ore. Le imprese agricole potranno usarlo solo per pensionati, studenti e disoccupati. Non si potrà inoltre fare più incetta andando dal tabaccaio. La gestione delle operazioni sarebbe infatti affidata a un portale ad hoc dell'Inps.

Le novità per le famiglie
Quanto al libretto famiglia, ogni titolo di pagamento vale dieci euro, cui si sommano altri due euro per i contributi e l'assicurazione. Unica novità un contributo erogato mediante il libretto famiglia per l'acquisto di servizi di babysitting, ovvero per far fronte agli oneri della rete pubblica di servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.

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